Verbale del Consiglio Pastorale del 26 ottobre

Consiglio Pastorale della Comunità pastorale dei Santi Martino e Benedetto
Verbale n.15 - 26 ottobre 2021

Presidente: Don Massimo Santambrogio
Assenti giustificati: Giuseppe Canali, Virginio Bonfanti, Alessandra Cavenaghi, Paolo Chiodi, Angela Conti, Carlo Molteni
Assenti: Alessio Bosisio, Nicolò Cesana.

L’incontro ha inizio alle ore 20.45 presso l’oratorio di Sirone e si svolge secondo il seguente ordine del giorno:

  1. Preghiera;

  2. Confronto, scambio e riflessioni a partire dalla lettera dell’Arcivescovo “Unita, libera, lieta. La grazia e la responsabilità di essere Chiesa”. Riflettiamo in particolare sul secondo capitolo della lettera “Siano una sola cosa. La chiesa unita”;

  3. Festività dell’1 e 2 novembre: indicazioni per i momenti celebrativi;

  4. Aggiornamenti a proposito della visita alle famiglie per le benedizioni natalizie;

  5. Aggiornamenti sul Gruppo Barnaba;

  6. Aggiornamenti sul percorso di catechesi per gli adulti;

  7. Comunicazioni varie.

Punto 1

L’incontro si apre con la preghiera di Invocazione dello Spirito Santo.

Punto 2

Il moderatore Marco Rigamonti introduce ai consiglieri la lettera dell’Arcivescovo. Vengono evidenziati alcuni punti fondamentali:

  • La parte centrale della lettera approfondisce i tre aggettivi che ne costituiscono il titolo “Unita, libera, lieta” e ci si concentra oggi in particolare sull’aggettivo “unita”. Riflettiamo sull’importanza della reciprocità e del sostegno reciproco evidenziando le diverse realtà di Chiesa presenti nella nostra Comunità.

  • Si sottolinea la nascita delle Assemblee Sinodali Decanali con particolare riferimento al Gruppo Barnaba. Si tratta di un cammino che ha ufficialmente preso avvio il 17 ottobre 2021: si tratta di un cammino nuovo e che si avrà modo più avanti nella discussione di meglio specificare (NdR vedi punto 5).

  • I paragrafi 8 e 9 della lettera ci interrogano in quanto comunità cristiana con la domanda “Come posso essere amareggiato e risentito verso il fratello? (…) E’ incomprensibile che il risentimento, l’amarezza, le ferite siano, per così dire, una buona ragione per lamentarsi dei fratelli e delle sorelle della propria comunità, dei preti, del Vescovo e del Papa”.

  • I capitoli 13- 17 del Vangelo di Giovanni che saranno oggetto di meditazione dei gruppi d’ascolto e del percorso di catechesi degli adulti invitano a riflettere sull’importanza dell’Amore e della Carità. La Carità è energia pura in grado di animare tutta la Comunità Cristiana e l’Amore è forza collante della società. Il volontariato, ad esempio, può essere forma vera e attiva di Carità.

Conclusa l’introduzione alla lettera, il moderatore invita i consiglieri ad esprimere le proprie riflessioni.

Maria Grazia Riva sottolinea il valore dell’Amore scambievole e l’importanza di svolgere i propri servizi con la vera Carità e per Gesù; è fondamentale riflettere e rivalutare il senso con cui siamo soliti fare le cose nella nostra vita.

Raffaella Pirovano evidenzia nella Reciprocità dell’Amore la bellezza di amare e lasciarsi amare nonostante, a volte, si faccia molta più fatica a lasciare che gli altri ci amino. Viene sottolineato il passaggio della lettera “Non solo amare, ma anche lasciarsi amare, non solo lavare i piedi, ma lasciarsi lavare i piedi”.

Don massimo evidenzia come le coppie di fidanzati e di mariti e mogli siano maestri ed esempio concreto in grado di incarnare perfettamente questo Amore reciproco.

Un altro punto fondamentale è costituito dalla preziosa sottolineatura del carattere unitivo della Celebrazione Eucaristica. Si tratta del primo luogo dove viene a costruirsi l’Unità. Nelle parole e nella logica della celebrazione, la Liturgia ci forma ad essere un corpo solo e un popolo unito; ecco perché la partecipazione alla Liturgia è, per il Cristiano, imprescindibile.

Tornando, poi, sul tema della reciprocità, si sottolinea nuovamente la difficoltà, spesso presente, di lasciare che qualcuno faccia qualcosa per noi. Tale difficoltà si manifesta sia sul piano personale sia sul piano dei ruoli e dei compiti che uno ha, anche all’interno della Comunità.

A colpo d’occhio la Comunità potrebbe apparire esattamente così, suddivisa tra chi esclusivamente fa e chi esclusivamente riceve. È necessario tentare di scardinare tale impostazione imparando dalle famiglie, soprattutto le più giovani, predisposte particolarmente a una mobilità dei ruoli a scapito di una più sterile staticità.

L’Arcivescovo, infine, è consapevole che il tema dell’Unità possa non trovare immediatamente cuori unanimi ed esiste il pericolo del contrasto. Per questo è importante sostare sui capitoli del Vangelo di Giovanni riconvertendoci a vivere secondo uno Spirito di Unità.

Marco Rigamonti riflette sul tema dell’Amicizia: siamo chiamati a coltivare e crescere i rapporti nella vocazione alla santità. Gli amici sono i compagni che ognuno di noi sceglie per condividere il proprio percorso di vita ed è bello che l’Amicizia entri a far parte della storia della santità cristiana. È bello che l’amicizia viva e si nutra della vita cristiana e che la Parola di Dio sia sulla bocca di chi condivide un’amicizia vera, anche fra i giovani d’oggi. Si ricordano a tal proposito gli esempi dei “Santi della porta accanto” come Angelica Tiraboschi e Carlo Acutis.

Matteo Rigamonti riflettendo sull’Unità all’interno della Chiesa, fa emergere il tema dei Carismi. Nel concreto, all’interno della nostra Comunità esistono molti esempi di carismi cresciuti all’interno di movimenti diversi della Chiesa. È importante ricordare come tali esempi donino insieme contributi concreti che camminano nella stessa direzione all’interno della Comunità.

Giorgio Summer concorda sul fatto che esistano diversi movimenti sicuramente in grado di donare una grande ricchezza. Bisogna però, dall’altro lato, porre attenzione ai singolarismi e alle divisioni che possono sorgere dai diversi movimenti che si muovono nella propria direzione allontanandosi dalla via comune.

Si auspica dunque che si possa ritrovare, in tal senso, l’Unità, recuperando nel dialogo tali divisioni ed evitando che si espandano divenendo vere e proprie fratture.

Don Francesco sottolinea il richiamo ricorrente all’Eucarestia, fonte della fraternità e dell’amore. La comunità cristiana si alimenta nell’Eucarestia e deve dunque ritrovarne la centralità poiché è lì che si costruisce la Comunione. Spesso la centralità dell’Eucarestia rimane sfumata ed è dunque compito di noi, che vi partecipiamo, farne comprendere l’importanza.

Don Gianluigi ricorda l’importanza in alcuni passaggi di San Paolo dei Carismi, dono dato gratuitamente per la costruzione del bene comune. Deve esistere uno sforzo per la costruzione di una solida Unità ma questo, purtroppo, non sempre sembra avvenire in maniera adeguata.

Don Massimo evidenzia come al momento ci troviamo in una stagione di Chiesa più serena in tal senso, soprattutto dal punto di vista della collaborazione, del dialogo e del rispetto fra movimenti storici presenti nella Chiesa stessa. Oggi richiedono attenzione atteggiamenti e prese di posizione non altrettanto organizzate, ma piuttosto modalità differenti di porsi ed affrontare alcuni temi con quello dei vaccini o di attacco della figura del Papa. Spesso si rende difficile un confronto costruttivo con tali atteggiamenti e si fa fatica ad individuare un margine di dialogo. È altrettanto importante ricordare che comunque i fratelli e le sorelle che intraprendono tale cammino di “autoemarginazione” rispetto alla via comune ed unita meritano rispetto ed un’attenzione particolare al coinvolgimento. Si ricorda infine come anche all’interno del Consiglio Pastorale debba emergere debba emergere ed essere fondante il tema della reciprocità, della condivisione e dello scambio.

Marco Rigamonti, a tal proposito, sottolinea infatti come la condivisione sia strumento fondamentale di comprensione e arricchimento.

Matteo Rigamonti evidenzia l’importanza che chi fa sproni gli altri a fare: dobbiamo avere la forza di trasmettere agli altri la nostra energia.

Don Francesco riprende il tema della difficoltà nel “farsi lavare i piedi”: si fa sempre più fatica a chiedere aiuto. Per scardinare la staticità dei ruoli è importante che chi è solito fare sappia anche chiedere. Ricordiamo allora l’importanza del rapporto e della richiesta uno a uno: Gesù parlava sì alle folle, ma l’efficacia del rapporto uno a uno era imprescindibile. A volte chiamare all’attenzione il singolo è un modo per valorizzare l’individuo stesso.

Punto 3

Le festività del 1 e 2 novembre riprenderanno ad essere vissute nella forma consueta. Seguendo le dovute attenzioni, tra cui mantenere il distanziamento e indossare la mascherina, potranno essere svolte anche le processioni. La reintroduzione delle processioni sarà occasione per verificare, valutando l’ordine che riesce ad essere mantenuto, la possibilità di riportare il momento di processione anche all’interno della celebrazione dei funerali.

Tali festività saranno occasione per la Comunità Cristiana di mostrare come viene vissuto il momento e il tema della morte, riconoscendo come vivente in Cristo chi non vive più con noi.

Marco Rigamonti evidenzia il tema dei più giovani: bisogna riflettere su come rilanciare e coinvolgere i ragazzi nelle diverse festività di precetto che vanno oltre la consueta Messa domenicale.

Don Massimo auspica che le famiglie supportino ancora tale tema. Si ricorda che un buon numero di adolescenti parteciperà, il 31 ottobre, alla Notte dei Santi, iniziativa organizzata dalla FOM e che i 18 e 19enni della nostra Comunità hanno consegnato, pochi giorni fa, la propria regola di vita nelle mani dell’Arcivescovo durante la Redditio Symboli in Sant’Ambrogio a Milano.

Punto 4

Nella diaconia è stata valutata la possibilità di riprendere il prezioso momento delle benedizioni natalizie alle famiglie.

Le benedizioni alle famiglie quest’anno potranno svolgersi. La visita alla famiglia verrà preceduta dall’invio di una comunicazione in cui saranno riportate le attenzioni che dovranno essere adottate ( e.g. visita di breve durata, ambiente arieggiato, indossare la mascherina, non presentare sintomi simil- influenzali o non aver avuto contatti con persone positive).

Esisterà inoltre l’opportunità per le famiglie di ricevere la benedizione al nucleo familiare unito: si studierà una modalità per tale momento come era avvenuto lo scorso anno.

Punto 5

La creazione del Gruppo Barnaba risponde al desiderio dell’Arcivescovo di rendere più strutturata la realtà della Chiesa locale e, dunque, del decanato. Compito del Gruppo Barnaba sarà di volgere uno sguardo alle risorse e alle realtà ecclesiali presenti sul territorio e far sì che esse si incontrino e camminino insieme. Per la nostra Comunità Pastorale il rappresentante designato è Luca Cesana, professore di religione dell’Istituto di Istruzione Superiore V. Bachelet di Oggiono. La sua figura sarà importante per rappresentare la tematica della scuola.

Il 19 novembre si terrà un incontro tra Mons. Rolla e tutti i Gruppi Barnaba della zona pastorale; a questo seguirà l’incontro del Gruppo Barnaba Decanale.

Punto 6

La catechesi degli adulti prevede tre incontri a tema “ La Cura”. Il primo incontro si terrà il 30 novembre 2021; gli altri due incontri, a tema eutanasia e liberalizzazione delle droghe leggere, si terranno nel 2022. L’incontro del 30 novembre “Il clima Cambia. Cambiamo anche noi?” si terrà presso il salone dell’oratorio di Molteno e tratterà, in una prima parte, il tema scientifico dei cambiamenti climatici e in una seconda parte la tema della cura del creato dal punto di vista pastorale.

Tra gennaio ed aprile si terranno invece 4 incontri di approfondimento sui capitoli 13-17 del Vangelo di Giovanni.

Punto 7

  • Riprende il cammino dei Gruppi d’Ascolto: 11 dei 13 gruppi riprendono il proprio percorso a novembre. A tema saranno i capitoli 13-17 del Vangelo di Giovanni.
    Tali gruppi saranno occasione per raggiungere anche chi fa più fatica a prendere parte alla vita e alle attività della Comunità.
    Tendenzialmente gli incontri si terranno le prime settimane dei prossimi mesi.

  • La Diocesi presenta per l’Avvento diversi progetti con l’Ufficio Missionario. Possiamo riflettere su eventuali altre iniziative come, ad esempio, proposte volte a sostenere Haiti e il difficile momento di emergenza che sta vivendo.

  • Il prossimo incontro del Consiglio viene spostato martedì 23 novembre 2021, alle ore 20.45 presso l’oratorio di Molteno.

  • Nel quinto anno dell’Esortazione post-sinodale alla famiglia si prevede a breve un incontro con la Commissione Famiglia.

  • Dopo la Festa dell’Oratorio stanno ripartendo, in tutti e tre gli oratori, i diversi momenti di comunità ed animazione.

Terminata la discussione dei punti all’ordine del giorno la seduta si conclude alle 22.40.

Martino Benedetto