La Parola ogni giorno: 18 Maggio

Lunedì della sesta settimana di Pasqua

✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni (Gv 13, 31-36)

In quel tempo. Quando Giuda Iscariota fu uscito, il Signore Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi».

Commento

Questo brano del Vangelo si colloca al termine dell’ultima cena dove Gesù si trova con i suoi discepoli, poco prima di morire. Gesù li tranquillizza utilizzando un atteggiamento di tenerezza, li rassicura facendogli capire che la sua morte non sarà la fine di tutto, ma l’inizio di una nuova vita. Nel suo discorso, Gesù consegna loro un nuovo comandamento: “amare gli uni e gli altri come io ho amato voi”. Questo, se si vuol dire, si può tradurre nel comandamento dell’amore grazie al quale i discepoli vengono invitati ad amarsi fra di loro come Lui ha fatto e seguendo il suo esempio. Solo se lo seguiranno, potranno essere un annuncio dell’amore di Dio per tutti, cercando di metterlo in pratica perché solo questo potrà essere il segno tramite il quale gli altri potranno riconoscerli.

In questo Vangelo Gesù ci invita ad utilizzare il comandamento dell’amore come segno della fede. Come Lui ci ha amato, donando la sua vita, anche noi siamo invitati da Gesù a seguire la strada del bene, a vivere nell’amore verso il prossimo (amici e nemici), nonostante ad oggi prevale l’egoismo e il raggiungimento di propri obiettivi, indipendentemente dal mezzo, e mettendo al secondo posto gli altri con i loro bisogni e necessità.

Dio, invece, ci propone uno stile di vita diverso: l’amore al centro di tutto e prima di tutto!