Lui ci basta

“Oggi […] è nato per voi un Salvatore”
( Lc 2,11)

Il Natale di Gesù ha bisogno di un oggi, il nostro oggi, cioè di entrare in dialogo con questo tempo, con il tempo della nostra vita. Dove mi trova il Natale? Come mi trova? Oggi, per dire che non viviamo di ricordi, ma di una presenza che è costante nella nostra vita. E l’annuncio che ci porta è quello di una nascita: Gesù è nato, evento sempre sorprendente perché ci fa vedere che Dio condivide con noi anche la prima età, quella più inesperta e più fragile, quella per la quale si entra nella vita e si e consegnati alle cure di altri. È nato, per dire che si può sempre ripartire, che c’è un inizio da osare per il nostro cammino, che non siamo condannati al decadimento. Ed è un Salvatore. La salvezza è un concetto astratto. Un Salvatore è una persona, la persona di Gesù Cristo. E noi spesso siamo così ingenui e ostinati da cercare salvezza altrove, per esempio nella tecnologia che ci ha connessi con il mondo e ci distrae da chi abbiamo vicino; nella medicina aspettandoci una sorta di immunizzazione da tutti i mali e un farmaco per l’immortalità. Oppure in facili slogan che ci risparmino il fastidio di pensare e di cercare la verità. Il nostro Vescovo Mons. Delpini ha intitolato il suo recente discorso alla città in occasione della festa di S. Ambrogio: “Autorizzati a pensare”, denunciando con parole chiare il rischio di un consenso costruito sulla paura e i pregiudizi, mentre i problemi complessi chiedono senso critico e realismo. O cerchiamo il salvatore nel politico di turno che si chiami Berlusconi, Renzi o Salvini, che illude e delude.

Come ai pastori, anche per noi continua a risuonare nei passaggi bui della nostra vita l’annuncio dell’ angelo: Oggi è nato per voi un Salvatore.

E noi ancora a correre dietro a Babbo natale. Che babbi!

Don Massimo

Martino Benedetto