L’iniziazione cristiana: un cammino per tutta la comunità

Per il secondo anno consecutivo l’Equipe per l’Iniziazione Cristiana del Decanato di Oggiono, guidata da Don Marco Crippa, ha organizzato quattro serate di formazione per catechisti e catechiste.

L’esperienza si è rivelata da subito stimolante e arricchente. Il confronto tra “operatori” provenienti da diverse realtà ha permesso di conoscere e fare tesoro dei punti di forza e di debolezza che caratterizzano i vari stili catechistici.

La cornice in cui sviluppare i temi trattati durante gli incontri è quella del metodo integrato dell’iniziazione cristiana. Tale metodo si fonda su quattro pilastri della vita cristiana:

  1. Il vissuto dei ragazzi.
  2. La Parola di Dio.
  3. La Liturgia e la preghiera.
  4. L’esperienza di Chiesa: Comunità e Famiglia.

Si è poi parlato di linguaggio liturgico, di come progettare una celebrazione a schema libero e di utilizzo degli audiovisivi nella catechesi.

Il nuovo metodo mira a dare un’alfabetizzazione della liturgia, portandola direttamente dentro l’aula di catechismo. Il sussidio propone l’uso di gesti liturgici che, venendo vissuti e sperimentati in un contesto semplice e “domestico” come l’incontro di catechesi, aiutino i bambini a vivere con maggiore partecipazione e consapevolezza i riti, di cui sono ricche le celebrazioni.

Durante la terza serata è stato distribuito un allegato con delle domande “guida” utili per poter costruire cerimonie specifiche: il rinnovo delle promesse battesimali, la consegna del vangelo, l’adorazione della croce o la conclusione dell’anno…

L’utilizzo degli audiovisivi è un mezzo molto efficace per trasmettere, a bambini e adolescenti, emozioni e sentimenti. Utile sia per far emergere il loro pensiero (magari interrompendo il filmato e lasciando che siano i ragazzi stessi a ipotizzare lo svolgimento della trama), sia per stimolare la riflessione su alcune tematiche specifiche. Anche in questo caso occorre tener presente le caratteristiche del “pubblico” a cui si rivolge il video. Se, ad esempio, affronta le dinamiche del bullismo, sarà utile valutare se nel proprio gruppo di ragazzi siano presenti delle vittime e o degli attori di prepotenze e come accogliere e gestire i vissuti che emergeranno.

A fronte di tante sollecitazioni ci si rende conto di quanto sia importante il tempo per la progettazione e per la verifica delle attività, non solo tra catechiste ma anche con il sacerdote, coinvolgendo attivamente i genitori nel cammino di fede dei propri figli e valorizzando l’apporto dei ragazzi nella realizzazione delle celebrazioni a loro specificatamente rivolte.

Alin Citterio

Martino Benedetto