Professione di Fede - preado


Domenica 21 maggio durante la Santa Messa delle 10:30 noi ragazzi di terza media abbiamo riconfermato la nostra fede e la volontà di continuare il nostro cammino recitando tutti insieme sull’altare il credo apostolico.

Questo momento della professione di fede è stato preceduto da diversi incontri ed esperienze vissute nel corso del cammino di catechesi durato un anno. Di queste esperienze due sono state particolarmente importanti e significative.

La prima è stata quella del pellegrinaggio a Roma di 3 giorni ad aprile (17-19/04) dove abbiamo visitato i principali monumenti e luoghi sacri della città. I momenti più salienti sono stati la visita a San Paolo fuori dalle mura, alla cattedrale di San Sebastiano e le sue catacombe, luogo molto suggestivo che ha suscitato in noi stupore.

Nella basilica di san Pietro invece abbiamo seguito la Santa Messa e assistito all’udienza presieduta dal Papa insieme ad altri migliaia di giovani che si stavano preparando come noi alla professione di fede. Questo è stato un momento molto emozionante per tutti, non solo per aver visto da vicino papa Francesco, ma anche per le parole di incoraggiamento che quest’ultimo ha speso verso noi ragazzi e il nostro cammino di fede.

In secondo momento invece ci siamo dedicati alla parte più storica della città con la visita del Pantheon, Colosseo, fontana di Trevi e di piazza di Spagna e non è mancato anche un momento per lo shopping.

Al termine di questa bellissima esperienza compiuta insieme ai preado non solo delle tre parrocchie, ma anche di Oggiono e Castello Brianza, abbiamo compreso l’importanza del gesto che di li a poco avremmo dovuto compiere.

Un’altra significativa tappa di questo cammino è stata domenica 14 maggio quando ci siamo ritrovati insieme per andare a San Pietro al monte, una località che si trova al di sopra di Civate. In questo ritiro dopo aver vissuto insieme la Santa Messa gli educatori con alcuni giochi ci hanno fatto comprendere diversi temi tra cui quelli del bene, del male, delle difficoltà, delle sofferenze e della fatica soffermandoci in particolare su quest’ultima. Infatti anche se nella vita dovremo fare fatica questa ci ripagherà e se questa fatica la dovremo fare nella fede la ricompensa sarà amore e perdono. Al termine di questo ritiro ci è stata consegnata una bottiglietta di acqua benedetta, “viva” come ricompensa della faticosa salita compiuta.

Tutto questo è stato accompagnato dal cammino di catechesi con cui nel corso dell’anno abbiamo affrontato diversi argomenti tramite la visione del film “La storia infinita”, soffermandoci principalmente sul significato del “nulla” visto come male e simbolo di difficoltà, vuoto e tristezza, invitandoci a riempire questo nulla con la presenza di Gesù nella nostra vita.

Teresa

Martino Benedetto