“O Gesù, sommo ed eterno sacerdote,
custodisci il tuo sacerdote dentro il Tuo Sacro Cuore.
Conserva immacolate le sue mani unte
che toccano ogni giorno il Tuo Sacro Corpo.
Custodisci pure le sue labbra
arrossate dal Tuo Prezioso Sangue.
Mantieni puro e celeste il suo cuore
segnato dal Tuo sublime carattere sacerdotale.
Fa’ che cresca nella fedeltà e nell’amore per Te
e preservalo dal contagio del mondo.
Col potere di trasformare il pane e il vino
donagli anche quello di trasformare i cuori.
Benedici e rendi fruttuose le sue fatiche
e dagli un giorno la corona della vita eterna.”
Non si può non cominciare con una preghiera quando si parla di don Giovanni… e già lo si vede davanti al tabernacolo in silenzio e adorazione.
In questi 40 anni a Brongio ci ha insegnato tanto, più con i gesti che con le parole, più con l’esempio che con i discorsi, soprattutto in questo ultimo periodo, in cui la malattia lo ha provato e lo ha avvicinato ancor più alle persone in difficoltà.
Con la gioia nel cuore, nelle parole e nei gesti, i parrocchiani di Brongio si sono radunati attorno a don Giovanni; sabato 23/4 l’augurio e la carica sono arrivati dalle parole di Mons. Maurizio Rolla, nostro Vicario Episcopale, che ha accettato l’invito a celebrare una S. Messa di ringraziamento per il dono di un sacerdote così importante per la comunità che ha guidato per anni.
Domenica 24/4 hanno concelebrato con don Giovanni il parroco don Massimo, don Daniele Panzeri e Padre Giovanni Colombo, che sono ritornati volentieri nella loro parrocchia di origine per questa occasione di festa; dalle parole di don Massimo nell’omelia ecco il segreto di questa lunga dedizione e di questo zelo che dura da 40 anni: “è Gesù stesso che ce lo ricorda nel suo comandamento di amore: quando si fa del bene non ci si stanca mai. Il bene è bello perché si può ripetere all'infinito”.
I parrocchiani hanno poi dedicato un album di foto e pensieri a don Giovanni, per ricordare quanto ha seminato tra noi.
I festeggiamenti, al termine della Messa sono proseguiti in oratorio con la condivisione del pranzo.