Don Francesco si presenta
Mi chiamo don Francesco Beretta, ho 28 anni e da poco meno di un mese sono strato ordinato diacono. Sono entrato in Seminario il 17 settembre del 2009, all’età di 22 anni. Prima di entrare in seminario ho studiato nel ramo dell’elettrotecnica, che è sempre stata un po’ la mia passione. Vengo da Lurago d’Erba, dove sono nato e cresciuto, ed ora sono contento di essere stato destinato alla Comunità SS. Martino e Benedetto, nelle parrocchie di Molteno, Sirone e Brongio. Vorrei presentarmi parlando un poco della storia della mia vocazione, che articolerei in quattro punti, che a me piace chiamare i “quattro punti nodali” della mia storia vocazionale.
La mia famiglia: è il luogo dove per primo ho sperimentato l'amore di Dio attraverso l'amore dei miei genitori che hanno desiderato per me il battesimo e, in virtù di questo battesimo, si sono impegnati a crescermi facendomi conoscere Gesù. Nella famiglia ho imparato a pregare, è stato il primo luogo dove ho imparato a dire il "Padre Nostro".
Persone incontrate nel mio cammino: sono le persone che attraverso il loro atteggiamento e modo di vivere mi hanno testimoniato Gesù e mi hanno trasmesso la passione di conoscerlo e seguirLo; sono quelle persone che con la loro testimonianza di gioia mi hanno spinto verso Gesù. Tra queste vorrei ricordare anzitutto le mie nonne, poi i preti che ho incontrato nel mio oratorio e la mia catechista delle elementari e medie che si chiamava suor Luisa.
L'esperienza dell'oratorio: è stata quella cosa che ha fatto nascere dentro di me la passione per la figura del sacerdote. È nel mio oratorio che mi sono sentito chiamato a seguire il Signore sulla via del sacerdozio, è lì che è nato in me il desiderio di diventare prete per Gesù. Mi piaceva molto andare in oratorio, facevo il catechista adolescenti e questa attività mi appassionava e generava dentro di me quella domanda pressante che poi mi ha condotto a pensare l'ingresso in Seminario: "Se io sono felice di stare con i ragazzi, di educarli, di gui-darli, di spiegargli il Vangelo, non è che questa felicità e passione è perché il Signore mi sta invitando a seguirlo sulla via del sacerdozio?"
La preghiera: ultima ma non per minore importanza ... è stata l'esperienza centrale della mia vita dove ho scoperto il vero amore di Dio e dove l'ho potuto farne esperienza attraverso la Parola e l'Eucarestia, "scrigno"dell'Amore concreto di Dio. Ci sono due brani della Bibbia che mi hanno accompagnato e che descrivono bene la mia esperienza di preghiera: Is 43,5: "Perché tu sei prezioso ai miei occhi" e Mc 10: l'episodio del giovane ricco ("Fissatolo lo amò"). È questo ciò che ho trovato nella mia preghiera personale e che mi ha portato a rispondere "Eccomi" alla richiesta di Gesù: " Una cosa sola ti manca: va vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi". La preghiera mi ha fatto conoscere, e tutt'ora continua a farmi vedere, un Dio che fissa lo sguardo su di me per amarmi e questo sguardo continuo a trovarlo presente nell'Eucarestia. Proprio da qui, da questo sentirmi amato, è venuto il coraggio di dire "Si" all'ingresso in Seminario.
Vorrei concludere la mia presentazione con questa immagine: le grandi scelte della nostra vita sono un po' come un coraggioso lancio col paracadute: c'è tanta paura del lanciarsi ma, ancor più forte della paura, è la fiducia nel sostegno e nell'intervento del paracadute, che nelle scelte della nostra vita è proprio Gesù. È Lui che mi ha dato il coraggio di lanciarmi!