Verbale del Consiglio Pastorale del 26 Aprile

Consiglio Pastorale della Comunità pastorale dei Santi Martino e Benedetto
Verbale n.18 – 26 aprile 2022

Presidente: Don Massimo Santambrogio
Assenti giustificati: Matteo La Rosa, Don Francesco Beretta, Angelica Redaelli, Alessandra Cavenaghi
Assenti non giustificati: Nicolò Cesana, Luigi Gallo

La seduta inizia alle ore 20.50 presso l’oratorio di Molteno e si svolge secondo il seguente ordine del giorno:

  1. Preghiera;

  2. Momento di condivisione con i componenti del Gruppo Barnaba;

  3. Riflessioni e revisione del Tempo di Quaresima e di Pasqua;

  4. Comunicazione delle dimissioni del consigliere Canali Giuseppe;

  5. Comunicazioni varie (con particolare riferimento al mese di maggio).

Prima dell’inizio dell’incontro Luca Cesana introduce i membri del Gruppo Barnaba, ricordando la loro missione di ascolto e raccolta delle pratiche e delle parole dei consiglieri per portare alla luce gli aspetti sinodali delle nostre Comunità Pastorali.
Nel gruppo Barnaba del decanato di Oggiono i membri sono: Angelo della comunità Pastorale Maria Regina degli Apostoli, Fausto della Comunità Pastorale San Giovanni Battista, Nicoletta della Comunità Pastorale Santa Maria di Monte Barro, Mariuccia della Comunità Pastorale S. Giovanni Paolo II, Luca della Comunità Pastorale Ss. Benedetto e Martino e Don Maurizio.

Punto 1

L’incontro si apre con la preghiera.

Punto 2

Il decano Don Maurizio introduce lo scopo della presenza del gruppo Barnaba all’incontro del Consiglio Pastorale che è quello di ascoltare le nostre parole come parte della comunità per partecipare al cammino sinodale. Ogni zona e ogni decanato sono diversi, per questo è bene ascoltare le positività e le criticità di ciascuno per poi poterle restituire ciò che viene evidenziato alle varie zone, partendo dalle piccole parrocchie fino ad arrivare al sinodo di Roma. 
Don Maurizio spiega che l’ascolto è sia per chi è all’interno delle realtà parrocchiali e comunitarie ma anche per chi ne è all’esterno, con il fine di poter proporre percorsi nuovi e valorizzare ciò che c’è di buono.

Il moderatore Matteo Bonacina riprende le domande proposte dai membri del gruppo Barnaba ai consiglieri per la riflessione:



  1. Quale fisionomia di Chiesa presenta la nostra Comunità Pastorale (aspetti positivi e criticità...)?

  2. Come è stato recepito l’invito del Cardinal Scola, al termine della scorsa visita pastorale, di passare da una religiosità di tradizione ad una religiosità di convinzione?

  3. Come viene vissuta la dimensione missionaria e di evangelizzazione nei confronti di chi non frequenta abitualmente le nostre Parrocchie? Come viene curata la presenza nei diversi ambiti di vita (studio, lavoro, sport, associazioni...)?

Il moderatore invita i consiglieri a esprimere le loro opinioni e riflessioni.

Paolo Chiodi interviene affermando che vede la nostra Comunità Pastorale come una comunità di tradizione. Spiega che nel proporre celebrazioni ed eventi si ricorre a ciò che è stato fatto l’anno precedente, rimanendo formali e, a volte, perdendo il senso di comunità. Continua affermando che sembra che l’importante sia partecipare e non frequentare, con la mancanza del passaggio alla convinzione. Aggiunge che nota fatica nell’apertura all’esterno, pensando molto spesso che sono gli altri a non partecipare e smettere di frequentare la parrocchia spostando la colpa su di loro. La positività che evidenzia nella nostra Comunità Pastorale è la collaborazione con le società sportive, i comuni e le istituzioni dei nostri paesi.

Angelo, membro del gruppo Barnaba, interviene affermando che spesso quando si organizzano eventi siano sempre le stesse persone ad impegnarsi e a partecipare, con la sensazione di creare una cerchia chiusa ma con la fatica a invitare e far partecipare persone nuove.

Paolo Chiodi porta come esempio il progetto delle famiglie 0-6 anni, dove nei primi incontri si sono presentate molte famiglie, che magari avevano smesso di frequentare la S. Messa, affermando che se inizialmente gli incontri erano molto partecipati, si trattava di momenti insieme con una piccola parte dedicata alla preghiera, ma una volta cambiata la struttura e aumentato il tempo di riflessione e preghiera, allora il numero di partecipanti è diminuito. Inoltre, afferma che non si sa come “trattenere” le persone e si fa fatica a cambiare formato degli eventi, basandosi su delle forme di famiglia che non sono più come quelle di qualche anno fa. Sottolinea che il mondo e le famiglie sono cambiate, ma la chiesa non riesce ad adattarsi in modo pratico al mondo che cambia, portando come esempio che ormai quasi in tutte le famiglie entrambi i genitori lavorano e sono presenti problematiche sugli orari delle celebrazioni e eventi proposti.

Nicoletta, membro del gruppo Barnaba, chiede se sono presenti gruppi di ascolto nella nostra Comunità Pastorale.

Donatella Riva risponde spiegando che sono partiti con la Missione Popolare del 2019 e la maggior parte dei gruppi di ascolto sono continuati, nonostante le difficoltà poste dalla pandemia.

Paolo Chiodi interviene spiegando che il gruppo di ascolto in cui lui partecipa non ha più la profondità iniziale nelle discussioni ed è diventato più un momento di solo ascolto.

Giorgio Summer spiega che a Brongio il gruppo di ascolto di cui era animatore si è unito ad un altro per via dell’assenza di persone, ma si è creato un gruppo che continua il suo cammino. Inoltre, rispondendo a una domanda di Don Maurizio, affermando che i gruppi di ascolto seguono il percorso diocesano.

Don Massimo interviene spiegando che i gruppi di ascolto sono nati dalla Missione Popolare del 2019 con i frati cappuccini. Spiega che la Missione aveva lo scopo di andare dalla gente, per questo la prima settimana di presenza dei frati hanno organizzato delle visite nei paesi della nostra Comunità Pastorale. Continua rispondendo alla terza domanda, elencando le iniziative laiche del territorio con cui la comunità cerca di collaborare, tra cui la Comunità Sorella Amelia per il recupero dalle dipendenze e il progetto del dopo scuola con l’Istituto Comprensivo di Molteno, organizzato nelle aule dell’oratorio di Molteno per i ragazzi delle scuole medie con la presenza di insegnanti e volontari. Inoltre, spiega che un’ulteriore collaborazione con le istituzioni, dovuta alla pandemia, è quella per i centri estivi organizzati nei luoghi dell’oratorio.
In seguito, elenca la fisionomia della Comunità Pastorale con la diaconia e 5 commissioni con attenzioni diverse: liturgia, comunicazione, famiglia, carità e pellegrinaggi. Continua spiegando la presenza delle assemblee parrocchiali per avere un tentativo, per almeno una volta all’anno, di poter coinvolgere tutti per avere informazioni e riscontri sulla vita delle parrocchie e la presenza delle commissioni parrocchiali, che hanno lo scopo di curare il particolare delle singole parrocchie che può sfuggire nel Consiglio Pastorale.

Don Gianluigi interviene spiegando che i primi anni della sua presenza nel paese di Sirone aveva dato vita ad un gruppo di lettura biblica, molte semplice e frugale, che fungeva da catechesi per adulti.

Marco Rigamonti interviene sottolineando gli aspetti positivi della creazione della Comunità Pastorale, per cui, nonostante sia difficile proporre iniziative che attirino tanti ragazzi per farli seguire il cammino della fede, la cura del catechismo di iniziazione cristiana, le proposte per i bambini e ragazzi durante la Settimana Autentica e gli oratori estivi sono sempre stati momento di incontro per le famiglie.
Sottolinea anche il coinvolgimento nell’ambito sportivo, che non ha solo lo scopo di allenare i ragazzi allo sport ma anche di farli crescere e vivere gli ambienti dell’oratorio.
Infine, spiega che il gruppo di ascolto che lui anima è rimasto intatto ed è un momento di ascolto, ma diventa anche momento di condivisione e conversazione.

Il moderatore domanda ai consiglieri se il rapporto con chi è più distante emerge e se ascoltando chi non frequenta si evidenziano delle particolarità.

Don Gianluigi risponde portando l’esempio dell’oratorio di Sirone frequentato dalle famiglie del Rugby Oggiono che portano i ragazzi ad allenarsi. Spiega che parlando con i genitori di altri paesi e che non frequentano la parrocchia, emerge che l’importante è che si sentano bene e accolti dalla nostra comunità, nonostante forse non sia abbastanza per coinvolgerli, è un inizio e ci spinge a curare di più i rapporti umani.

Nicoletta, membro del gruppo Barnaba, chiede se ci siano dei gruppi ecclesiali presenti nella Comunità Pastorale.

Don Massimo risponde che sono presenti una decina di focolarini consacrati, dei gruppi di preghiera di Padre Pio a Sirone e coppie che vivono la spiritualità dell’Equipe Notre Dame. Aggiunge che non sono gruppi ecclesiali che lavorano con la Comunità Pastorale ma sono più che altro delle scelte personali.


n seguito, Don Massimo saluta i componenti del gruppo Barnaba, che lasciano l’incontro, ringraziandoli della loro disponibilità ad ascoltare e della capacità di aver fatto il passo coraggioso di partecipare al progetto Barnaba.

Punto 3

Il moderatore invita i consiglieri a portare le loro riflessioni e revisioni del Tempo di Quaresima e di Pasqua.

Don Massimo interviene dicendo che la proposta della Settimana Autentica è stata una ripresa positiva dopo la pandemia e che l’attenzione caritativa della Quaresima, dati gli eventi in Russia e Ucraina, è cambiata.

Don Gianluigi afferma che ha riscontrato una buona partecipazione nelle celebrazioni proposte del venerdì sera.

Anche Raffaella Pirovano sostiene l’opinione di Don Gianluigi aggiungendo che è stata apprezzata la varietà proposta nelle serate.

Martina Acerboni interviene affermando che nelle preghiere del giovedì mattina a Sirone prima dell’inizio della scuola primaria c’è stata poca partecipazione di bambini.

Melania Mapelli afferma che anche per la celebrazione della Via Crucis al venerdì pomeriggio a Brongio per i bambini si è riscontrata poca partecipazione.

Marco Rigamonti interviene portando l’esempio della partecipazione della preghiera al mattino a Molteno per i bambini constatando che non deve valorizzare solo la partecipazione ma quanto l’interesse che i bambini presenti avevano per l’appuntamento proposto. Continua spiegando che, data la pausa causata dalla pandemia, è bene riprendere con i soliti appuntamenti proposti, così da poter valutare quali siano di interesse per la comunità e trovando nuovi modi per attirare l’interesse. Infine, valorizza gli eventi e le proposte perché sono occasione per i ragazzi per ritrovarsi.

Raffaella Pirovano sottolinea che il rosario per la pace proposto per la Comunità è stato ben partecipato e vissuto bene sia da parte dei ragazzi sia dagli adulti presenti. Aggiunge che per i ragazzi delle medie serve considerare che la pandemia ha posto in loro anche la paura a tornare a confrontarsi con gli altri, per questo molti preferiscono non partecipare.

Punto 4

Don Massimo spiega che Canali Giuseppe ha comunicato le dimissioni, ma la sostituzione non può avvenire perché non ci sono altri nominativi in nessuna delle liste di Sirone.

Punto 5

Don Massimo comunica che con l’evolversi della pandemia le indicazioni delle diocesi sospendono alcune restrizioni, ma si preferisce fare i cambiamenti con calma dato che la situazione pandemica è sempre un’incognita.

La seconda comunicazione riguarda l’appuntamento con la religiosità popolare del rosario per il mese di maggio, che è occasione per andare dalla gente. L’appuntamento avrà come inizio l’orario delle 20.15 e seguirà i calendari esposti nelle diverse parrocchie.

Infine, la commissione pellegrinaggi proporrà un pellegrinaggio per il fine settimana dei giorni 30 settembre e 1-2 ottobre a Loreto e nelle Marche.

Terminata la discussione dei punti all’ordine del giorno la seduta si conclude alle ore 22.35.