Verbale del Consiglio Pastorale del 18 Gennaio

Consiglio Pastorale della Comunità pastorale dei Santi Martino e Benedetto
Verbale n.17 – 18 gennaio 2022

Presidente: Don Massimo Santambrogio
Assenti: Rigamonti Matteo, Cesana Nicolò, Canali Giuseppe, Gallo Luigi, Redaelli Angelica, Chiodi Paolo, Conti Angela e Cavenaghi Alessandra.

La seduta inizia alle ore 20.45 presso l’oratorio di Brongio e si svolge secondo il seguente ordine del giorno:

  1. Preghiera;

  2. Confronto, scambio e riflessioni a partire dalla lettera dell’Arcivescovo “Unita, libera, lieta. La grazia e la responsabilità di essere Chiesa”. Riflettiamo in particolare sull’ ultimo passaggio della lettera, pagg 57-66;

  3. Aggiornamenti e proposte per la programmazione della Settimana Eucaristica (7-13 febbraio 2022);

  4. Proposte per la Festa della Famiglia (30 gennaio 2022);

  5. Comunicazioni varie. In particolare: aggiornamenti sulla Settimana dell’Educazione e sugli incontri che si terranno a cura di Padre Lavelli.  

Punto 1

L’incontro si apre con la preghiera.

Punto 2

Il moderatore Matteo Bonacina introduce le pagine su cui si sofferma la riflessione della serata e evidenzia alcuni passaggi:

  • nella sua lettera l’Arcivescovo richiama alla gioia comunitaria che è legata all’appartenenza comunitaria e permette di creare una festa;

  • la partecipazione alla gioia è anche partecipare alla sofferenza e alla tristezza umana, come la gioia paradossale dei martiri, questo può portare a chiederci se anche noi ne siamo capaci;

  • nella lettera si parla di amare è essere amati, accettarci perché siamo persone, ciò è una cosa che noi siamo disposti a fare? Siamo capaci di accettare l'altro senza interessi?;

  • grazie al cinquantesimo anniversario della Caritas, ricordato nella lettera dall’Arcivescovo, possiamo riflettere sul fatto che la Caritas, vicina a noi grazie alla sede di Molteno, sia un luogo di futuro e di la pedagogia dell’educazione;

  • l’importanza delle responsabilità pubbliche che non devono intaccare la gioia sociale, come richiamato nell'omelia del funerale del presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli.

Il moderatore invita i consiglieri a esprimere le loro opinioni e riflessioni.

Don Gianluigi interviene riflettendo sulla parola gioia che, secondo le parole dell'Arcivescovo, è la Pasqua di Gesù perciò scaturisce dall'interno e non dall'esterno. È grazie alle celebrazioni che si scopre come la gioia scaturisce dal Sacramento e sia diversa dall’allegria. Molte volte ci si concentra sull’allegria e si perde il senso della gioia, ossia l’incontro con il Signore. È importante anche spiegare questo concetto ai bambini e ragazzi per invitarli a essere profondi nell'Eucaristia per curare il centro, la loro , prima di dare importanza alla cornice esterna di allegria.

Don Francesco sottolinea il passaggio che richiama il tema della gioia e richiama il titolo della sua classe di sacerdoti “con la gioia dello Spirito Santo”. La gioia e del cristiano è unica, non si costruisce ma ci è donata. Viene richiamata la celebrazione come gioia cristiana, incontro con il signore Gesù. Con la settimana eucaristica abbiamo occasione di dare alle persone alla comunità modo di vivere la gioia dell’Eucarestia. Come suggerito dalla lettera, si è invitati a vivere la liturgia delle ore, ciò può essere uno spunto per la settimana eucaristica.

Giorgio Summer riflette sulle parole di San Paolo "state sempre lieti nel Signore" e ciò porta a pensare che l'atteggiamento positivo verso la vita che possiede il credente, fa si che chi non crede sia invitato a credere. Il cristiano è educato e ascolta l’altro, perciò si distingue per la positività che porta dentro di sé. Inoltre il cristiano non ha solo un orizzonte terreno ma l’Eucaristia ci dà molto di più, non finisce tutto qui e grazie a ciò abbiamo speranza anche nei momenti difficili.

Maria Grazia Riva sottolinea il passaggio dell'amore riflettendo sul fatto che quando ami, quando fai qualcosa per gli altri, sei felice e hai gioia. Amare gli altri e avere gioia è una cosa che può essere fatta nel quotidiano ed è molto concreta.

Raffaella Pirovano riflette sulla frase "la gioia cristiana del vino buono" sottolineando che questa gioia coinvolge tutta la persona e tutte le esperienze. Noi, in quello che quotidianamente siamo chiamati a fare, portiamo il nostro meglio facendo del bene, ossia spargendo acqua che poi Gesù rende vino buono. Attraverso le nostre azioni quotidiane di bene crediamo che Gesù poi le trasformi in vino buono.

Don Massimo riflette su tre punti:

  • l'Arcivescovo afferma che si confonde la gioia della vita senza preoccupazioni con la gioia cristiana. Però in situazioni di vita difficili, come il lutto e problemi economici, che sono sfavorevoli e giustificherebbero il lamento, noi vediamo le persone cristiane che hanno speranza e vedono il bene anche quando tutto va male. Trovare queste persone è un dono e non è da sottovalutare.

  • la Pasqua di Gesù e la celebrazione è una gioia che riceviamo e ci precede, in quel momento il signore ci unisce. Per questo è fondamentale il nostro compito di non lasciare che sia solo quel momento, ma che sia preparato bene partendo dalla sacrestia alla proclamazione della parola, a come viene cantata la Messa. Tutto aiuta, anche l’omelia e il fatto che la gente non scappa alla fine della Messa, a dar voce all'Eucarestia e accompagnare bene la celebrazione.

  • la riconciliazione è sottolineata come una gioia da Gesù che è contento di perdonare, quindi la gioia sta anche nel perdono e nel superamento delle divisioni, che sono momenti in cui la chiesa mostra il suo volto gioioso.

Marco Rigamonti riflette su come sia difficile mettere in pratica la gioia nei momenti difficili, per questo sottolinea le parole della lettera che dicono che la gioia è un habitus, che tutti possediamo, ma che dobbiamo imparare a mantenere, senza trovare altre forme di attenzione verso gli altri. Dobbiamo essere testimoni di una comunità attenta a riversare la gioia sui nostri ragazzi, soprattutto in questa situazione difficile, in cui è necessario incontrarli e invitarli a portare la gioia non perché la vivono ma perché nasce il loro, facendogli scoprire la bellezza del vangelo, che diventa vino buono in loro.

Punto 3

Si confronta il programma dell'anno scorso e don Massimo esprime che quest'anno si possono avere appuntamenti meno limitati. La proposta presentata prevede le tre sere di predicazioni dal Padre Passionista Gianluca con titolo "Chiamati alla comunione: eucarestia e comunità”. Don Massimo invita i consiglieri a esprimere le loro proposte.

Marco Rigamonti chiede se fosse possibile inserire una preghiera al mattino come viene fatta nei periodi di avvento e Quaresima per i bambini e ragazzi durante la settimana.

Don Gianluigi propone di far partire la prima sera di predicazione con la celebrazione penitenziale, seguita dalla Santa Messa e per ultima l'adorazione eucaristica comunitaria.

Giorgio Summer propone che il sabato l'adorazione venga proposta nei diversi momenti della giornata, ai diversi gruppi di volontariato della parrocchia.

Don Francesco propone di inserire la liturgia delle ore con l'adorazione personale, per esempio al mattino fare un momento di preghiera in cui si recitano le lodi per i lavoratori e studenti nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì. Inoltre nelle celebrazioni serali propone di inserire la preghiera dei vespri.

Si riflette sul fatto che l'anno scorso si erano proposte le dirette tramite il canale YouTube, ma si ha la necessità in questo periodo di ritrovarsi perciò da parte dei consiglieri viene espressa la possibilità di registrare l'incontro serale e poi caricarlo sul canale YouTube in seguito, perché possa essere rivisto, ma dando priorità alla presenza fisica della comunità alle serate.

Sì confermano le date della settimana eucaristica dal lunedì 7 alla domenica 13 febbraio.

Punto 4

Don Massimo spiega che la nostra diocesi propone la festa della famiglia nella data del 30 gennaio e verrà celebrata con momenti richiamati nella celebrazione della messa: verranno rinnovate le promesse matrimoniali per le coppie presenti per esaltare ciò che la grazia di Dio ha dato nel tempo, sarà data attenzione alle famiglie che vivono una frattura o separazione con la preghiera della comunione spirituale infine verrà lasciato alle famiglie un segno e un richiamo all'Amoris Letitia con un segnalibro.

Punto 5

Nelle comunicazioni varie vengono riconfermate le date degli appuntamenti della settimana dell'educazione. Si comunica che la domenica 23 sarà sospesa all'animazione data la situazione attuale ma gli altri incontri rimangono confermati come da programma.

Don Massimo riferisce che è stato richiesto di proporre un progetto Gemma legato alla giornata per la vita. Raffaella propone di pensare a un progetto più legato al nostro territorio magari tramite la Caritas di Oggiono che può indirizzarci su delle famiglie che abbiano necessità di essere aiutate.

Terminata la discussione dei punti all’ordine del giorno la seduta si conclude alle ore 22.30.