La Parola ogni giorno: 25 Maggio

Lunedì della settima settimana di Pasqua

✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Si avvicinarono al Signore Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Commento

Questo brano di Vangelo pone l’attenzione sul tema del digiuno inteso come una forma di penitenza per giungere ad una conversione.

Possiamo notare come, all’inizio del brano, siano i discepoli di Giovanni il Battista ad avvicinarsi a Gesù e non viceversa. Gesù, il figlio di Dio, viene posto al centro di tutto il testo così come dovrebbe essere nella vita di ogni cristiano. Sono gli altri che si avvicinano a Lui per cercare delle risposte, o meglio delle conferme, relativamente alle proprie azioni e per rafforzare la correttezza di quanto da loro compiuto. Con una domanda, i discepoli di Giovanni si rivolgono a Gesù chiedendogli come mai Lui non insiste con i suoi a digiunare, a differenza di loro e dei farisei che invece erano obbligati.

Gesù risponde con una metafora, utilizzando l’immagine delle nozze, affermando che quando lo sposo è con i suoi amici, questi ultimi non hanno bisogno di digiunare perché il motivo della loro gioia è presente. Gesù si considera lo sposo e i discepoli sono suoi amici. Durante il tempo in cui Gesù sta con i suoi discepoli è il tempo delle nozze, della festa, immagini che rappresentano momenti di grande gioia. Però “verranno giorni in cui lo sposo sarà a loro tolto…” In questa frase Gesù allude alla sua morte. Quando ciò accadrà, gli amici dello sposo, cioè i discepoli, inizieranno a digiunare.

È molto interessante come Gesù lasci sempre spazio alla libertà personale, sia ai suoi che a noi tutti, chiamati di volta in volta a scegliere tra la strada del bene o del male, rispettivamente riconfermando ogni volta la fede in Lui o allontanandoci dalla via dell’amore.

Con questo brano Gesù ci invita a vivere della presenza di Dio nella nostra quotidianità, non ricorrendo solo alla penitenza e al sacrificio, ma anche vivendo di quella Gioia che solo lui ci può donare, a partire dal vivere la fede cristiana e il comandamento dell’Amore nella propria quotidianità.