La Parola ogni giorno: 22 Maggio
Venerdì dopo l’Ascensione
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni (Gv 14, 27-31a)
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».
Commento
“Vi lascio la pace. Vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.” È di pace che si parla, la pace che l’uomo ha sempre cercato di darsi nonostante le difficoltà e le attrazioni del potere.
Nel tempo ci sono stati diversi tipi di pace: la pace usata come merce di scambio e paragonata al denaro (dove si vende la pace in cambio di territori, denaro o anche schiavi); La pace “pubblicitaria”, solo una maschera sotto la quale si nascondono dittature, violenze e ingiustizie (una questione ancora in corso in alcune zone del mondo); Quella forzata, che aggira il problema dell’odio (spesso odio razziale) coprendolo con la forza invece che combatterlo con gli strumenti adatti (anch’esso un tema molto attuale).
Ma nessuna di queste è la pace che Gesù ci dà. “Non come la dà il mondo, io la do a voi.” La pace di Gesù non è merce di scambio che paga la sofferenza di altri. La pace di Gesù non copre l’ingiustizia come se fosse polvere che si nasconde sotto il tappeto.
La pace del Signore non necessita la guerra per essere esercitata.
Perché la pace che viene da Dio è quella dell’amore, che nasce dall’amore e genera altro amore. Infatti l’amore è la cura per la violenza, non un sudario sotto cui nasconderla. La pace del Regno dei Cieli è la pace della condivisione, nata da essa e che genera essa. Infatti la condivisione è la soluzione all’ingiustizia e agli squilibri sociali.
Con questo discorso Gesù termina l’Ultima Cena e lascia il Cenacolo con la mente e lo spirito. Nei capitoli seguenti parlerà del futuro dell’umanità: ci lascia la pace ed esplora il futuro. Forse quello che Gesù ci vuole dire con questo è che è proprio la pace la base per un futuro nuovo. Le guerre fanno la storia, ma ci sarà sempre un’altra guerra più grande, più famosa, più importante. Gesù ci lascia la pace affinché il futuro che avverrà sia svolto in pace.