La Parola ogni giorno: 19 Maggio

Martedì della sesta settimana di Pasqua

✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni (Gv 14, 1-6)

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

Commento

In questo brano di Giovanni, Gesù dice ai suoi discepoli di affidarsi a Dio e a Lui per trasformare la fede in qualcosa di compiuto. Infatti Gesù annuncia che lascerà questo mondo ma poi ritornerà per prendere i discepoli con sè per portarli nella Casa del Padre, nella piena e perfetta comunione con Dio.

La morte di Gesù non chiude l’esperienza di essere suoi discepoli. Nel momento in cui Gesù di separa dai suoi, non indica una “via” da percorrere per seguirlo ma lui stesso “diventa la via”.

Egli possiede il senso dell’esistenza, in cui c’è “verità” che rappresenta la realtà divina. Non c’è possibilità di pienezza di vita senza di Lui.

Tra le tante crisi di cui siamo testimoni in questo nostro tempo forse dovremmo aggiungere la crisi della “promessa”. Una “promessa” richiede dei compromessi. Ogni parola data è un pezzo della propria libertà offerta all’altro, un pezzo di vita dato perché la vita futura dell’altro sia garantita.

Bello che Gesù, mentre invita alla fede i discepoli, accompagni l’incoraggiamento con una promessa: “Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io state anche voi”.