La Messa in salotto
Quanta voglia abbiamo di comunità, di incontrarci, quanto desiderio abbiamo di eucaristia, di comunione.
E invece dobbiamo continuare ad accontentarci della messa in salotto via tv.
Però pensate la bellezza di una casa dove all’ora della Messa in tv tutti si staccano dalle loro occupazioni (mestieri, compiti, giochi, hobby…) per mettersi in ascolto di cuore e di orecchi della parola di Dio; pensate la bellezza di una casa dove prima che si diffondano gli invitanti profumini del buon pranzo domenicale ci si nutre spiritualmente del corpo di Cristo; pensate la bellezza di una casa dove entrano i canti della fede che allargano il cuore alla speranza, che interpretano quello che abbiamo dentro; pensate la bellezza di una casa dove partecipando alla Messa ognuno si ricorda di essere fragile, imperfetto, peccatore e impara ad avere uno spirito magnanimo nei confronti degli altri; pensate la bellezza di una casa in cui cogliendo lo spirito dell’Eucaristia, si impara ad essere grati, a riconoscere il bene che viene dall’altro per la sua presenza e per quello che fa per me; pensate la bellezza di una casa dove alla fine della messa nasce il desiderio di farsi prossimi a una famiglia vicina lasciando un dolce davanti alla porta, di raggiungere con una telefonata una persona che è sola con le sue paure e i suoi pensieri, di accogliere nella propria preghiera chi è nel dolore e nella preoccupazione.
Non è una Messa da niente la Messa in salotto. Certo non è come essere in chiesa, ma in questa situazione la Messa in salotto tiene vivo in noi il desiderio di tornare a frequentare la casa comune dei cristiani.
don Massimo