Verbale Consiglio Pastorale del 15 Dicembre 2020

Presidente: Don Massimo Santambrogio
Assenti: Alesso Bosisio, Angela Conti, Carlo Molteni

L’incontro ha inizio alle ore 21.00 da remoto e si svolge secondo il seguente ordine del giorno:

  1. Preghiera;

  2. Il tempo di Avvento. Confronto e proposte a partire dalla lettera dell’Arcivescovo per il tempo di Avvento “Il mistero dell’Incarnazione del Signore” con particolare attenzione all’ultima parte della lettera riservata alle giornate dedicate (pagg 19-22);

  3. Presentazione di quanto discusso dalla Commissione Comunicazione riguardo le possibilità di utilizzo dei mezzi informatici per il prossimo periodo;

  4. Comunicazioni varie


Punto 1

L’incontro si apre con la preghiera del Padre Nostro.

Punto 2

Vengono riportate le riflessioni dei consiglieri pervenute prima dell’incontro a proposito della lettera dell’Arcivescovo per il tempo di Avvento “Il mistero dell’Incarnazione del Signore”.

L’Arcivescovo, nella lettera per il tempo di Avvento (p. 19), parla esplicitamente – proposito di “domeniche dedicate” – di una “certa abbondanza”, costituita da richieste del Papa, della CEI, delle tradizioni diocesane.
Fa rilevare i rischi di questa abbondanza: continue interruzioni, ripetute sollecitazioni a temi diversi, distrazione dalle priorità pastorali. Per non parlare – aggiungo – del pericolo di strumentalizzazione della Liturgia e della Messa domenicale
Fa rilevare altresì i lati positivi: appello a una sensibilità ecclesiale più ampia, apertura di sguardo alla diocesi, alla Chiesa italiana, alla Chiesa cattolica, all’umanità.
Prendiamo sul serio i rischi, per evitare che quasi ogni domenica sia una “giornata”: perché bisogna poi aggiungere quella dei Lebbrosi, della Azione Cattolica, dell’Università Cattolica, dell’Avvenire, del sostentamento del Clero ecc.
Prendiamo altrettanto sul serio gli aspetti positivi, dando la precedenza a quelle giornate citate dall’Arcivescovo (Pace, Parola di Dio, Famiglia, Vita, Unità dei Cristiani, Educazione, cui si può unire Missioni, Caritas ecc.), aggiungendo eventualmente altre poche finalità per le quali ci sia già in parrocchia qualche gruppo o associazione che le sostiene.
Per le altre penso basterebbe un accenno sul Martinetto con la citazione qualche frase autorevole che le illustri brevemente, oppure una serie articoli su Comunità Viva che presentano anticipatamente i contenuti delle “giornate” del successivo trimestre.

Don Gianluigi

La lettera mi ha suscitato due pensieri.
Il primo sorge dal richiamo al “tempo che passa” ed in particolare alla distinzione tra le varie età: giovinezza, età adulta e terza età.
Penso che dovremmo riflettere come meglio coinvolgere “gli adulti”.
Se da un lato sono i più difficili da intercettare, perché più impegnati tra lavoro e figli, più autonomi e meno interessati è anche vero che dall’altro lato sono un po’ trascurati: vengono spesso coinvolti solo perché “genitori di”, e la lingua, le modalità e anche gli orari degli incontri e delle celebrazioni sembrano un po’ fermi ad un’epoca passata, in cui i ritmi lavorativi erano diversi, uno dei coniugi non lavorava e le situazioni familiari erano nella maggior parte dei casi più “regolari”.
Faccio l’esempio dei pellegrinaggi: per la scelta delle modalità, dei costi e delle date sembrano adatti più ai pensionati che a famiglie che non possono permettersi assenze dal lavoro o da scuola.
Credo sia necessario un esercizio di creatività per trovare soluzioni che invoglino una maggiore partecipazione e facciano sentire accolto ed ascoltato anche chi non è in piena comunione.
Il secondo invece riguarda le domeniche dedicate, in particolare quella dedicata alla Parola.
Penso che possa essere un buon momento per richiamare il servizio dei lettori.
È da un po’ di tempo che, almeno a Sirone, non c’è un incontro per i lettori che non sia principalmente organizzativo: sarebbe bello preparare qualcosa, anche semplicemente una preghiera speciale.
Può essere anche l’occasione per chiedere la disponibilità a questo servizio a nuove persone.
La domenica della Parola mi ricorda anche che i gruppi di ascolto sono ancora in sospeso… come e quando riprendere?

Paolo Chiodi

In merito alle Giornate dedicate a diversi temi, mi sembra importante richiamare le parole del nostro Arcivescovo: “Si possono subire… Si possono. Invece, anche apprezzare come ciclico appello a una sensibilità ecclesiale più ampia, che vive l’appartenenza alla diocesi, alla Chiesa italiana, alla Chiesa cattolica, all’umanità.” Con questo spirito ci chiediamo come coinvolgere la nostra comunità nella celebrazione di queste giornate. Il consiglio pastorale potrebbe lavorare in sinergia con le commissioni, dando alle stesse gli imput per concretizzare quanto emerge nel confronto.
La prima giornata in ordine cronologico è quella della Pace. Si può pensare al modo per diffondere il messaggio del Papa (che non è ancora disponibile). Si potrebbe pensare a un gesto legato alla liturgia, oltre che il ricordo nella preghiera dei fedeli. Magari anche una veglia di preghiera nel pomeriggio del 1 gennaio… Qui si può chiedere il contributo della commissione Carità.
La seconda domenica è quella della Parola di Dio. Per la liturgia di potrebbe sottolineare l’intronizzazione della parola di Dio: processione iniziale con l’evangeliario e l’incensazione al vangelo. Sul Martinetto si può richiamare il metodo della Lectio divina per pregare un brano della Parola. Qui si può coinvolgere la commissione liturgica.
La terza domenica è quella della Festa della Famiglia. Nella liturgia si può inserire il rinnovo delle promesse matrimoniali per le coppie presenti. Vedo utile l’incontro tra la commissione famiglia e i responsabili dell’animazione per altre proposte. Oggi è arrivata una mail con alcune proposte, in particolare annuncia la disponibilità di un libretto pensato per le famiglie.
La quarta domenica è quella della Vita. “ Libertà e vita”, questo è il tema del messaggio della Cei per la giornata del 7 febbraio prossimo. Negli ultimi anni abbiamo concretizzato il tema dell’attenzione alla vita con l’adozione di tre Progetti Gemma. Qui si può coinvolgere la commissione famiglia.

Don Massimo

Ho letto la lettera per il tempo di Avvento del nostro Arcivescovo e ne sono rimasto affascinato. L’ho trovata ricca di spunti e penso che facendo una lettura rapida si rischia di perderne il valore. Aver dato l’occasione, in queste cinque settimane, a tutta la Comunità di riflettere sul testo ha permesso anche a me una lettura lenta di tutta la lettera.
Con la catechesi ai 18/19enni mi sono ritrovato in sintonia con quanto l’Arcivescovo ha scritto: “una conoscenza approfondita di se stessi e delle persone vicine”.
In queste settimane insieme a loro stiamo proprio approfondendo il tema della conoscenza di se stessi… e i ragazzi si stanno mettendo davvero in gioco.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di “lavorare” sull’autostima per poter vivere da protagonisti questo tempo, altrimenti si rischia di farsi trascinare via dagli eventi.

Marco Rigamonti

Don Francesco sottolinea l’importanza delle responsabilità educative e il compito degli educatori all’interno della Comunità. È fondamentale dare rilievo alla settimana dell'educazione in quanto è compito di ciascun cristiano, come educatore, trasmettere l'importanza della vita come vocazione. Una possibilità di valorizzare questa settimana potrebbe essere visitare e pregare negli ambienti dove, negli oratori, si svolgono le attività educative come il catechismo o gli allenamenti.

Giorgio Summer aggiunge come nella lettera vi sia il paragone fra due visioni del tempo: il tempo degli eventi che passano e il tempo come occasione. L’Arcivescovo ci suggerisce come vivere questa fase di cambio di civiltà. Un progetto che va oltre la vita, un’ottica che supera la nostra stessa vita è l’elemento di fondo che non dobbiamo perdere lungo queste giornate e supera le crisi odierne, economiche ed esistenziali.

Raffaella Pirovano sottolinea la proposta dell’Arcivescovo della Banca del Tempo. Può essere una proposta promettente per tutte le fasce d'età, per i più giovani, per gli adulti ed anche i più anziani.

Don Massimo riassume quanto emerso sottolineando l’attenzione a concentrarsi su alcune giornate principali; le decisioni più pratiche e concrete si rimettono alle singole commissioni.

Punto 3

Paolo Chiodi riporta quanto discusso dalla Commissione Comunicazione.

L’ultimo incontro della commissione comunicazione si è tenuto in un momento in cui l’emergenza sanitaria pareva in peggioramento e c’era ancora incertezza riguardo la possibilità di continuare a celebra la S.Messa con la presenza del popolo.
Per questo si è discusso sull’opportunità di riprendere a trasmettere le S.Messe in diretta streaming sul nostro canale di YouTube e sull’utilità di proseguire anche una volta che l’emergenza sarà superata.
Da un punto di vista strettamente tecnico, il problema principale che si riscontra è la mancanza di una connessione internet stabile all’interno delle nostre chiese.
Durante il primo lockdown si è usata una connessione mobile, simile a quella dei cellulari, che però si è mostrata a malapena sufficiente per la mancanza di copertura e la scarsa stabilità.
Don Francesco ha riportato l’esperienza della chiesa dell’oratorio di Molteno dove è stato predisposto un ponte radio che permette di usare la connessione di linea fissa dell’oratorio. Questo tipo di connessione ha dato un buon risultato, come testimoniato dalle S.Messe che veniva trasmesse dalla chiesetta per chi non era riuscito ad entrare per motivi di capienza.
Don Gianluigi aveva invece richiesto un preventivo ad una ditta specializzata che aveva proposto il noleggio di un impianto in leasing che sarebbe poi rimasto stabilmente alla parrocchia.
In seconda battuta si potrebbe migliorare la qualità audio inserendosi direttamente nell’impianto delle chiese e la qualità dei video usando una vera videocamera invece del cellulare.
Gli interrogativi che la commissione si pone sono:

  • È bene ripartire con la trasmissione delle S.Messe in streaming in questo momento?

  • Può essere utile offrire questa possibilità anche in futuro (pensando ad esempio ai malati) o si rischia di disincentivare la partecipazione?

  • È meglio che ogni parrocchia si doti di una propria postazione per la trasmissione o avere una sola postazione mobile che “gira” tra le chiese?

  • Può valere la pena chiedere dei preventivi e pensare di portare una connessione fissa anche nelle chiese di Sirone e Brongio, magari tramite lo stesso tipo di ponte radio utilizzato in oratorio a Molteno (Sirone potrebbe usare la connessione della casa parrocchiale, Brongio quella dell’oratorio)?

Giorgio Summer suggerisce come possa essere utile potenziare le trasmissioni anche per attività infrasettimanali o S. Messe particolari, soprattutto caratterizzate da un’elevata partecipazione, come le Prime Comunioni. Mantenere invece le trasmissioni per tutte le S. Messe domenicali rischia di disincentivare la partecipazione.

Marco concorda con Giorgio per quanto riguarda le occasioni in cui vi è alto afflusso di fedeli e si interroga sulla possibilità di trasmettere la S. Messa di Natale che, seppur in palazzetto, potrebbe vedere un alto numero di partecipanti. Don Massimo ricorda che le presenze alla S. Messa di Natale saranno ben distribuite in quanto si terranno 3 messe differenti nelle singole parrocchie.

Don Massimo aggiunge che sarà sicuramente utile chiedere dei preventivi per dotare le tre Parrocchie di una buona connessione.

Paolo Chiodi suggerisce come il metodo più stabile di connessione risulti quello adottato in oratorio a Molteno, costituito da un modem ADSL e un ponte radio. Don Francesco suggerisce, per Brongio e Sirone, la possibilità di stabilire una connessione in oratorio che possa giungere in chiesa tramite ponte radio; in questo modo anche le attività che in oratorio necessitano di una connessione potranno essere più facilmente portate avanti.

Punto 4

Gruppi di ascolto: la possibilità per i gruppi di ascolto di riunirsi dipende dalla situazione generale e effettuare gli incontri da remoto è difficile e rischia di stravolgere le modalità e il senso di condivisione. Le prospettive al momento non favoriscono l'aggregazione. Si prevede un incontro dopo le festività coi moderatori dei gruppi d'ascolto per comprendere come procedere.

Le celebrazioni natalizie potranno essere tenute in presenza.

Il prossimo consiglio si terrà il 19 gennaio 2021. Ad oggi le indicazioni della diocesi consentono la possibilità che si effettui in presenza.

Terminata la discussione dei punti all’ordine del giorno il Consiglio si conclude alle ore 22.20