Verbale Consiglio Pastorale del 27 Ottobre 2020

Consiglio Pastorale della Comunità pastorale dei Santi Martino e Benedetto
Verbale n. 8- 27 ottobre 2020

Presidente: Don Massimo Santambrogio
Assenti giustificati: Martina Acerboni, Matteo La Rosa, Luigi Gallo
Assenti: Nicolò Cesana

L’incontro ha inizio alle ore 21.00 presso l’oratorio di Molteno e si svolge secondo il seguente ordine del giorno:

  1. Preghiera;

  2. Confronto sulla visita alle famiglie per la benedizione in occasione del S. Natale ed eventuali alternative;

  3. Confronto sul tempo di Avvento;

  4. Comunicazioni varie.

Punto 1

L’incontro si apre con una Preghiera per il Consiglio Pastorale.

Punto 2

Don Massimo introduce il documento del Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Milano che chiede un discernimento pastorale a proposito della visita alle famiglie e la benedizione in occasione del S. Natale. Date le condizioni pandemiche attuali bisogna considerare che alcune azioni pastorali, come le benedizioni in occasione del S. Natale, vanno ripensate. In decanato, 15 giorni fa, era già diffuso l’orientamento di non effettuare la visita nella forma tradizionale.

È dunque importante interrogarsi su come si potrebbe agire per non perdere l’occasione di incontro delle famiglie e delle realtà delle nostre Comunità.

Vi sono diverse ipotesi che possono essere tenute in considerazione:

  • Considerare di sfruttare gli spazi aperti e i cortili dei palazzi perché le famiglie possano ricevere la benedizione;

  • Organizzare una benedizione generale ai singoli rioni;

  • Individuare categorie ristrette da raggiungere su appuntamento;

  • Passare tramite il canale della S. Messa della domenica dove la popolazione è già in parte radunata;

  • Posto che il contributo che viene dato dalle famiglie non è mai stato nulla di obbligato, quanto invece di volontario e sentito, è un elemento da tenere in considerazione;

  • Posto che l’andamento della pandemia nei prossimi mesi è incerto, si può comunque considerare la possibilità, come avviene nel Rito Romano, della visita alle famiglie in periodo pasquale.

Don Gianluigi avanza la proposta e la volontà, al termine delle S. Messe delle domeniche di Avvento, di fermarsi in una zona in chiesa adeguata, come un altare laterale, di modo che le famiglie che lo desiderino possano avvicinarsi per la benedizione, portando eventualmente con sé Gesù Bambino o un’offerta per la parrocchia. È necessario sottolineare l’importanza dell’incontro con le persone e, seppur venga a mancare la missionarietà, si potrà ripensare a questo aspetto in periodo di Quaresima.

Paolo Chiodi apprezza la possibilità di creare un momento al termine della S. Messa per l’incontro con le famiglie e, aggiunge, di consegnare nella cassetta della posta un messaggio, un segno casa per casa. Avanza inoltre la proposta, per le famiglie che lo desiderano, di poter prenotare la visita a casa.

Don Gianluigi ricorda che per gli infermi si entra già nelle case a portare la Comunione e si potrebbe sfruttare questa occasione per fare anche la benedizione durante lo stesso appuntamento. Per quanto riguarda i negozi, sempre con un appuntamento, si potrebbe far visita mentre nelle industrie è più complicato.

Anche Matteo Rigamonti apprezza l’idea dell’incontro al termine della S. Messa considerando però sempre la possibilità di prenotazione. Per quanto riguarda invece le visite a casa con prenotazione, così come anche le visite agli ammalati, suggerisce di muoversi con più cautela. Ricorda inoltre che il canale multimediale, utilizzato durante il periodo di lockdown, può rivelarsi nuovamente utile, anche nell’eventualità che vengano di nuovo sospese le S. Messe.

Carlo Molteni sottolinea l’importanza di informare i parrocchiani riguardo la volontà e la modalità con cui si intenderà procedere. Sconsigliala visita casa per casa e propone come più conveniente cercare di radunare le famiglie nei rioni. Per quanto riguarda il versante delle industrie bisognerebbe comprendere che intenzioni hanno e informarle della volontà di visita.

Anche Maria Grazia Riva apprezza l’idea dell’incontro al termine della S. Messa anche se bisogna considerare che, per forza di cose, le famiglie che non frequentano la S. Messa rimarranno escluse.

Virginio Bonfanti approva la proposta di don Gianluigi e ritiene altre alternative più problematiche; la possibilità di fare le visite casa per casa è da riconsiderare per il periodo pasquale o comunque una volta terminato questo periodo di emergenza.

Matteo Bonacina suggerisce come esempio ciò che è stato fatto nella diocesi di Bergamo: non riuscendo a raggiungere tutte le famiglie sono state distribuite confezioni di acqua santa che venivano poi portate a casa. È un’ipotesi che si può tenere in considerazione in aggiunta alla proposta di don Gianluigi.

Anche Don Francesco escluderebbe la benedizione con visita alle famiglie. Ritiene buona l’idea di don Gianluigi che va però va organizzata adeguatamente nella pratica. Per quanto riguarda le industrie al momento è meglio escludere la possibilità di benedizione; si possono fornire spiegazioni non escludendo la possibilità eventuale di incontro per il periodo pasquale.

Raffaella Pirovano, a proposito della proposta di far visita ai rioni, suggerisce come tale iniziativa non garantirebbe la certezza del distanziamento, piuttosto si potrebbe decidere di fissare un ritrovo in chiesa per una maggior sicurezza dei distanziamenti.

Donatella Riva propone l’ipotesi di effettuare, anche in una sola domenica, un giro per tutto il paese servendosi di un mezzo come potrebbe essere il Porter di modo che ognuno abbia modo di affacciarsi dalle proprie abitazioni. Matteo Rigamonti approva, con le giuste accortezze, l’idea, ricordando che una proposta non esclude l’altra. Paolo Chiodi aggiunge la necessità, in tal caso, di organizzare l’iniziativa di modo che però venga mantenuta la serietà e la sobrietà.

Paolo Chiodi sintetizza ciò che emerso: effettuare le benedizioni di casa in casa è, in relazione al periodo attuale, eccessivo e non opportuno. Si tiene in considerazione la benedizione al termine della S. Messa, con un’appropriata organizzazione e luogo, di modo che rimanga un’occasione significativa, senza creare assembramenti e confusione. È importante trovare un posto in disparte ed adeguato, cercando però comunque di non complicare ulteriormente l’organizzazione con, ad esempio, un sistema di prenotazioni.

A queste proposte si aggiunge anche l’idea di consegnare l’acqua benedetta, come suggerito da Matteo Bonacina, e l’idea di effettuare un giro per le vie del paese.

Melania Mapelli aggiunge che, come è avvenuto a settembre con la benedizione degli zaini durante la S. Messa di apertura degli oratori, si potrebbe proporre alle famiglie di portare un segno come il Gesù bambino o un’immaginetta che possano essere allo stesso modo benedetti.

Matteo Rigamonti aggiunge l’ulteriore proposta di poter effettuare una benedizione mentre le famiglie permangono all’interno delle proprie macchine.

Don Massimo esprime alcuni dubbi riguardo l’organizzazione della benedizione con l’incontro per le singole famiglie al termine delle S. Messe. Si potrebbe pensare piuttosto ad un momento di benedizione particolare, al termine della S. Messa di una domenica d’Avvento, per tutti i presenti con una preghiera di benedizione per la famiglia.

Per quanto riguarda invece le Domeniche Insieme, l’intenzione è che vengano mantenute con modalità consone alla situazione attuale.

Giorgio Summer avanza la possibilità di poter sfruttare, per raggiungere con la benedizione più famiglie possibili, un collegamento streaming.

Don Massimo aggiunge infine che la lettera dell’Arcivescovo per il S. Natale rivolta a tutte le famiglie potrebbe essere il segno da consegnare nelle case spiegando il motivo per cui quest’anno le visite non verranno effettuate ed eventualmente lasciare una busta per dare, a chi vuole, la possibilità di fare un’offerta.

Per quanto riguarda le aziende la situazione è complicata in quanto esistono rigide norme e protocolli per cui sarà difficile entrare; i negozi rappresentano invece una dimensione più tranquilla.

Paolo esprime infine la preoccupazione che effettuare una benedizione unica per tutti i presenti ad una Messa domenicale venga vissuto come una semplice appendice della Messa.

Punto 3

Don massimo informa i consiglieri che la lettera dell’Arcivescovo per il periodo di Avvento uscirà la prossima settimana e potrà contenere indicazioni precise sulla modalità con cui affrontare l’Avvento 2020.

La Commissione Carità si è incontrata ed è emerso il suggerimento di dare attenzione al Centro di Ascolto Caritas decanale. Si propone per i ragazzi la possibilità di effettuare una raccolta viveri con l’utilizzo di una tessera da riempire con dei bollini che corrispondano al prodotto acquistato. La diocesi ha inoltre riproposto progetti pensati per la Quaresima e che, allora, non si sono realizzati.

Lo strumento di preghiera che si invita ad utilizzare è un libretto che prende origine dall’ Admirabile Signum di Papa Francesco sul presepe.

Il presepe vivente, date le restrizioni attuali, non potrà avvenire.

È importante inoltre che la preghiera, che nei mesi scorsi è stata portata ferventemente avanti, non rischi ora di perdersi. Il tempo di Avvento può essere un’occasione importante per istituire un appuntamento in tale senso: si può riproporre il S. Rosario nelle fasce serali trasmesso in streaming.

Per quanto riguarda le Domeniche Insieme è presente l’idea di chiamare alla S. Messa le famiglie per classi di età differenti ed eventualmente di partecipare ad attività organizzate dagli animatori nel rispetto delle norme.

Don Francesco suggerisce anche l’ipotesi di riproporre la preghiera della decina del S. Rosario in famiglia alle ore 20 al suono delle campane ed eventualmente istituire poi una sera a settimana in cui ritrovarsi col S. Rosario in streaming sul canale youtube di modo che sia accessibile a tutti.

Raffaella Pirovano propone infine l’idea di indire un concorso fotografico dei presepi più originali della Comunità.

Punto 4

Tra le comunicazioni varie si riporta:

  • È stato eletto il referente della Commissione Carità Villa Marco;

  • L’8 novembre è la Giornata Diocesana della Caritas e Giornata Mondiale del Povero. Venerdì 6 novembre si terrà l’Adorazione con la Veglia di preghiera del sussidio diocesano. Durante le S. Messe di sabato 7 e domenica 8 novembre si ricorderà la ricorrenza con intenzioni di preghiera e verrà riportato un passo del saggio di Papa Francesco per la Giornata del Povero. Durante la S. Messa dovrebbero essere inoltre presenti dei rappresentanti della rivista “Scarp de’ tenis” impegnati nel mantenimento di persone senza fissa dimora.

  • La prima domenica di Avvento è la Giornata del quotidiano “Avvenire”. Arriveranno e saranno disponibili copie per rendere sempre più diffuso questo strumento utile di conoscenza e cultura.

Don massimo consegna ai consiglieri la lettera enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”.

Terminata la discussione dei punti all’ordine del giorno il Consiglio si conclude alle ore 22.50.