Padre Francesco Cambiaso su "Laudato Si’"

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Vicini al terzo anniversario dalla pubblicazione dell’Enciclica Laudato Si’ del Santo Padre Francesco sulla cura della casa comune (che porta la data del 24 Maggio 2015, con 192 pagine, 6 capitoli, 246 paragrafi e 2 preghiere) per capire che tipo di mondo vogliamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, Padre Francesco Cambiaso, gesuita del Centro San Fedele di Milano, lo scorso 11 maggio presso l’Oratorio di Molteno ci ha indicato le linee guida per la lettura e l’interpretazione del documento apostolico.

L’Enciclica riprende in maniera laica i temi dell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium del Santo Padre Francesco ai Vescovi, ai Presbiteri e ai Diaconi, alle persone consacrate e ai fedeli laici sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale promulgata il 24 novembre 2013.

Con la Laudato Si’ il Santo Padre vuole risvegliare la coscienza collettiva a livello ambientale, nuove prospettive dalle quali nessuno può dirsi fuori. Non solo ecologia e riscaldamento globale, ma tenerezza verso tutto quanto esiste nel creato. Molto di più quindi di un documento verde sull’ecologia ma un documento da mettere in relazione e in parallelo con il primo documento, l’Evangelii Gaudium, la gioia del Vangelo, fortemente spirituale che tocca la nostra identità cristiana sulla bellezza dell’evangelizzazione, sul desiderio del Santo Padre di una Chiesa in uscita, una Chiesa con una identità, una Chiesa che è segnata dalla gioia e dall’attenzione ai poveri.

Laudato Si’ è esemplificazione di come l’evangelizzazione e l’identità cristiana può essere portata nel mondo per tutti e con tutti, è concretizzazione del messaggio evangelico per il creato e di quei temi che l’Evangelii Gaudium contiene.

Il cuore dell’Enciclica è la proposta del Santo Padre di entrare in dialogo con tutti; la fede non è il punto di partenza ma lo stile del documento. E’ la prima volta che un documento pontificio si mette in una posizione neutrale senza essere neutrale. Non propone un’ecologia dalla visione cattolica ma temi che toccano la nostra casa comune, il nostro modo di stare insieme, ognuno con la sua visione sul creato come in un grande poliedro.

Il Papa propone quattro incipt per la costruzione di un popolo:

  1. Il tempo è superiore allo spazio
    Un risveglio a un sentire verso gli altri, verso lo stare insieme, guardandosi intorno per vedere cosa dicono gli scienziati, gli studiosi della nostra terra sofferente. Il richiamo alla responsabilità di un processo insieme, in dialogo con tutti come un’unica grande famiglia umana.
  2. L’unità è superiore al conflitto
    Concetto fortemente evangelico. Dal fatto di essere uniti si riconosce l’azione di Dio. La scala conflittuale è il modo per rimarcare la propria identità contraria a ciò che ci fa bene. Unità fatta di ascolto della scienza e dell’ambiente.
  3. La realtà è superiore all’idea
    L’osservazione della realtà, la questione dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici, la questione dell’acqua, la perdita di biodiversità, il deterioramento della qualità della vita umana e la degradazione sociale, l’inequità planetaria, la debolezza delle reazioni, la diversità di opinioni.  
  4. Il tutto è superiore alla parte
    L’attenzione a una visione complessiva globale delle cose. Il problema ecologico è anche un problema morale, un problema di cuore. Non si risolve un problema trascurando l’altro e senza vedere le problematiche collegate. Non c’è una crisi ambientale e una crisi sociale ma c’è un unico problema ambientale e sociale.

Bellezza del creato come cantava San Francesco d’Assisi «Laudato si’, mi’ Signore» nel bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: «Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa»

Tenere insieme la pace, i diritti, lo sviluppo e l’ambiente con l’uomo al centro, con gli ultimi al centro come era lo sguardo di San Francesco, tenero, amoroso, compassionevole è probabilmente l’inizio della soluzione dei problemi.

Nel frattempo, se non lo abbiamo ancora fatto, iniziamo a leggere l’Enciclica!

Daniela Invernizzi

 

Preghiera per la nostra terra

Dio Onnipotente,
che sei presente in tutto l’universo
e nella più piccola delle tue creature,
Tu che circondi con la tua tenerezza
tutto quanto esiste,
riversa in noi la forza del tuo amore
affinché ci prendiamo cura
della vita e della bellezza.
Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorelle
senza nuocere a nessuno.
O Dio dei poveri,
aiutaci a riscattare gli abbandonati
e i dimenticati di questa terra
che tanto valgono ai tuoi occhi.
Risana la nostra vita,
affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo,
affinché seminiamo bellezza
e non inquinamento e distruzione.
Tocca i cuori
di quanti cercano solo vantaggi
a spese dei poveri e della terra.
Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa,
a contemplare con stupore,
a riconoscere che siamo profondamente uniti
con tutte le creature
nel nostro cammino verso la tua luce infinita.
Grazie perché sei con noi tutti i giorni.
Sostienici, per favore, nella nostra lotta
per la giustizia, l’amore e la pace.

Martino Benedetto