Consiglio Pastorale 24 Giugno
Consiglio Pastorale della Comunità pastorale dei Santi Martino e Benedetto
Verbale n. 11 – 24 giugno 2016
Presidente: Don Massimo Santambrogio
Moderatore: Matteo Ratti
Assenti: Emanuele Molteni, Gabriele Proserpio, Paolo Brioschi, Augusto Casiraghi, Guido Galbiati, Paolo Chiodi, Alessio Magni, Marco Rigamonti.
L’incontro ha inizio alle ore 21.00 presso l’istituto dei Padri della Consolata di Bevera e si svolge secondo il seguente ordine del giorno:
- preghiera
- primi passi per il progetto pastorale
- verso l'avvio della preparazione della missione popolare
- uno sguardo al calendario per l'anno pastorale 2016 - 2017
- comunicazioni
Il consiglio dà il benvenuto a Don Francesco che da oggi sarà membro di diritto, e ricorda la grazia dei giorni dedicati alla sua ordinazione e prima messa nella comunità.
Punto 1:
La seduta si apre con la recita della compieta.
Punto 2:
Il Progetto Pastorale era uno degli obiettivi a lunga scadenza che il consiglio si è dato all’inizio.
Don Massimo intende chiedere a Mons. Rolla di incentrare su questo la visita pastorale, dando spunto e partenza per il progetto pastorale. Non si deve correre il rischio però di concentrare tutte le attenzioni ed energie sul Progetto, escludendo tutto il resto. La realizzazione di un progetto pastorale non è un’imposizione dall’alto, ma è un’esigenza per poter procedere in maniera ordinata nella cura pastorale, senza improvvisazione, e per non trascurare nulla.
Il progetto deve raccogliere il passato, la storia, il presente e il futuro, con uno sguardo in avanti. Deve inoltre essere un documento snello che aiuti la comunità a camminare.
Ernesto Binda sottolinea che può essere una sorta di manuale per agire uniformemente nelle tre parrocchie, e chiede se ci sono delle linee guida da seguire. Don Massimo risponde che possiamo trovare le basi negli atti degli apostoli, nella storia della chiesa; noi non dobbiamo inventare nulla ma declinarlo alla nostra realtà.
Punto 3:
Don Massimo introduce il punto riguardo la Missione Popolare dicendo che anche questo è un obiettivo a lunga distanza, servono di solito un paio d’anni di preparazione. Tutti noi abbiamo esperienza di missioni, avendole vissute nelle nostre parrocchie. Quella precedente risale al 2008, quindi la prossima sarà a distanza di circa 10 anni.
Si tratta di un’azione pastorale a distanza di tempo che immette qualcosa di straordinario nella vita ordinaria delle parrocchie. La nostra realtà è ancora buona per tessuto di fede e partecipazione, ma mostra segni di cambiamento. Don Massimo immagina una missione rivolta soprattutto a chi non è coinvolto nei momenti normalmente proposti: fasce d’età, luoghi e situazioni che non incontriamo o che incontriamo solo sporadicamente. A. Conti ricorda che in precedenza si era fatta una preparazione con preghiera da recitare ogni giorno per un anno prima della missione.
Il primo passo da compiere è individuare a chi affidare questa missione. In precedenza venivano i padri di Rho. Don Massimo ritiene però che vadano bene per interventi all’interno delle parrocchie, ma se l’intenzione è aprirsi all’esterno (andando a “cercare”, offrendo orari adatti a tutti) forse non sono i più indicati e probabilmente non hanno nemmeno le forze necessarie.
I consiglieri riportano le proprie esperienze di missione popolare; diversi non ricordano l’ultima in ordine di tempo ma la precedente. Si riflette su quanto sia importante la preparazione, forse ancora più dell’esperienza stessa della missione.
Dalla discussione emergono varie riflessioni e proposte: coinvolgere tutte le fasce della popolazione, le famiglie giovani, gli ammalati e chi non può recarsi in chiesa; rivolgere inviti personali mirati; cercare di raggiungere tutti, ad esempio con un’apposita frequenza radio.
Punto centrale resta individuare a chi affidare la missione. Don Francesco conferma che tra i padri di Rho c’è solo un giovane, la media d’età è piuttosto alta, anche se non conta solo quella. Si decide di sentire anche altre realtà, per vedere se hanno disponibilità e proposte adatte alle nostre esigenze.
Occorre inoltre individuare il periodo adatto (evitare l’inverno).
Punto 4:
Non ci sono ancora date precise ma iniziative e progetti da attuare in generale.
Venerdì 14 ottobre verrà un frate francescano a presentare la figura di Mons. Salvatore Colombo ucciso a Mogadiscio 25 anni fa. Era originario di Carate Brianza ma alloggiava a Costa Masnaga.
Le Cresime sono fissate per il 28 maggio 2017: è stato richiesto Mons. Rolla che ha già dato disponibilità per questa data.
Per la Catechesi per adulti, probabilmente Padre Beppe Lavelli non sarà più disponibile. Occorrerà individuare altra figura e tema.
L. Panzeri chiede se sono previste iniziative particolari per la conclusione dell’anno della misericordia. Per ora c’è solo la data della conclusione del 20 novembre.
M. Ratti suggerisce di unificare le date che oggi sono diverse nelle tre parrocchie, ad esempio per gli anniversari di matrimonio. Si può pensare di fissare una data unica a partire dal 2017, per dare maggiore risalto all’evento. Una possibilità potrebbe essere la festa della trinità che nel 2017 sarà 11 giugno.
E. Sala comunica la presenza in Italia di Suor Mariolina Cattaneo, comboniana, attualmente superiora per l’Etiopia. Tornerà a Sirone il 25 agosto e sarebbe opportuno trovare il modo per presentarla anche ai giovani. Si potrebbe trovare occasione nel mese missionario, il prossimo ottobre.
Per le giornate eucaristiche si conferma la collocazione prima della quaresima.
La Festa della famiglia verrà celebrata secondo il calendario diocesano.
Si confermano anche le domeniche insieme per famiglie con bambini in età dell’iniziazione cristiana.
Per quanto riguarda la Settimana autentica, la dirigente scolastica ha comunicato che non potrà più garantire i pomeriggi liberi da attività didattiche. Verrà però lasciata libertà di partecipare. La struttura della settimana resterà a grandi linee la stessa. Viene segnalato un calo di adesioni su Sirone, ma in realtà il calo è stato generale. Sarebbe opportuno ribadire ai genitori l’importanza del catechismo, e anche in cosa consiste la proposta della settimana autentica. Ripresentarla perché in realtà non tutti i genitori sono informati.
Punto 5:
Domenica 26 giugno si terrà il giubileo decanale con pellegrinaggio a Lecco. Alle 15.45 ritrovo sul sagrato di San Nicolò, quindi passaggio della porta, celebrazione interna e conclusione entro le 17.00.
Martedì 28 giugno Don Francesco presiede celebrazione con i sacerdoti del decanato, a Sirone. Sarà occasione anche per ricordare gli anniversari di sacerdozio. Il senso della celebrazione con i preti del decanato è sottolineare che un sacerdote giovane si mette a disposizione della pastorale giovanile, e la chiamata a far parte del presbiterio decanale.
Viene fatta una breve verifica degli orari delle messe modificati lo scorso settembre:
M. Colombo sottolinea che a Garbagnate si spera in un ripristino della messa delle 8.30. Don Massimo lo esclude per la sovrapposizione delle messe.
Per quanto riguarda le messe del sabato, A. Conti riferisce che a Molteno la messa delle 17.30 è molto partecipata; L. Panzeri riporta invece lamentele per l’orario delle 18.30 a Brongio.
Dopo l’estate si dovrà ragionare sugli orari feriali, considerando che mancano messe serali in settimana durante l’anno.
Le feste di apertura degli oratori sono fissate per il 18 settembre a Brongio (anche festa di San Bernardo), il 25 settembre a Sirone e il 2 ottobre a Molteno.
Terminata la discussione dei punti all’ordine del giorno il Consiglio si conclude alle ore 22.30